di Andrea Terzi
Quali sono le ragioni per fissare un tetto al disavanzo e al debito dello stato? Non mi riferisco qui soltanto alle ben note soglie europee (il 3% del PIL per il disavanzo o il 60% per il debito). Intendo qui proporre una riflessione sulle ragioni vere della necessità di porre un limite a ciò che lo stato spende al di là delle entrate fiscali. Una questione a mio parere di fondamentale importanza per il futuro dell’Europa e del capitalismo contemporaneo. A qualcuno la domanda sembrerà banale e la risposta scontata: oltre una certa soglia, si sa, lo stato non è in grado di rimborsare il debito. E fallisce. Stop.